Cavallo

Il soggetto del disegno, un cavallo legato alla stanga, disposto di tre quarti verso destra, suggerisce di datare il foglio ai primi anni del Novecento, quando Andreotti, influenzato da Giulio Cesare Vinzio, esegue disegni in stile `postmacchiaiolo'. I due artisti si erano conosciuti nella primavera del 1900 a Firenze e nell'estate di quell'anno si trasferirono a Livorno, nella speranza di ottenere qualche commissione. Ricorda Enrico Sacchetti che, sull'esempio di Vinzio, Libero Andreotti aveva preso a dipingere all'aria aperta. E probabile che il disegno del cavallo sia stato ideato, o addirittura eseguito, durante una delle passeggiate dei due amici nella campagna fiorentina, alla ricerca di soggetti accattivanti. Anche la dedica a Vinzio, ribadita da due punti esclamativi, ci induce a credere che il foglio sia stato disegnato in un momento di scherzosa familiarità. Il foglio è certamente pervenuto nella Raccolta Giannoni tramite Vinzio, e poiché fa parte della prima donazione è probabile che sia stato offerto al collezionista personalmente. S.B.