Nudi

Nel 1907 partecipa alla Biennale veneziana con "Albore" e "Paesaggio marino". Nel 1922 espone sei ritratti ("Ritratto del signor Pater", "Ritratto del signor Leo Rigoletto", "Ritratto della signorina Dora Hawele", "Ritratto della signorina M. Oberto", "Ritratto della signorina A. Morosini", "Ritratto di mia madre") alla Primaverile Fiorentina. In quella occasione figura nel breve profilo biografico del catalogo come critico d'arte e giornalista quarantenne, disegnatore sottile e profondo e pittore ispirato da Rubaldo Merello. Nel primo catalogo della Galleria Giannoni (1930) Viglio precisa che il De Gaufridy, giornalista, scrittore, disegnatore e soprattutto "ritrattista notevole", è nato in Liguria nel 1885, ed aggiunge: "Squisiti i tre disegni posseduti dalla Galleria Giannoni". Accanto agli scritti su "Il Caffaro" va ricordata la sua introduzione all'edizione, per i tipi de "L'Eroica", de "La via crucis" di Previati. Nei cataloghi e negli inventari della Galleria Giannoni il suo cognome è erroneamente trascritto "De Gaffridy". D.A.

In basso a dx, in stampatello maiuscolo a matita:"De Gaufridy".Sul cartone di controfondo, in alto a dx, etichetta a stampa:"Premiata Ditta Dolcini Moggia [...]/Spe[cialità]in cornici/Lavori in vetro colorati/Milano via S. M. Segrate".