Studio per quadro storico (già "Deposizione")

Studia con Francesco Maggiotti e Lattanzio Querena e poi all'Accademia di Venezia con Teodoro Matteini. Protetto dal Cicognara, nel 1809 è a Roma, dove conosce Canova. Con grandi opere d'impianto neoclassico nel 1812 vince il Primo Premio al concorso di pittura di Brera e nel 1815 il concorso dell'Accademia di San Luca. Tornato a Venezia, lavora a cicli decorativi ad affresco (1817-1820) in dimore aristocratiche e in Palazzo Ducale, finché nel 1823 si trasferisce a Milano, dove è nominato supplente di Luigi Sabatelli alla cattedra di pittura di Brera. E il periodo dei suoi più famosi dipinti di gusto romantico e spesso di significato patriottico ("I profughi di Parga", 1831, Brescia, Pinacoteca Tosio Martinengo; "Il bacio", 1859, Milano, Pinacoteca di Brera). Nominato professore ordinario di pittura a Brera nel 1850, partecipa negli anni successivi a numerose esposizioni anche all'estero, dedicandosi alla figura, al ritratto, a temi orientalisti. L.M.

A destra in basso, manoscritto a matita: "Hayez Franc. [poco leggibile]". Sul controfondo, in alto a sinistra, manoscritto a inchiostro: "Prof. Francesco Hayez 1781-1882"; al centro, a matita: "309"; sull'angolo inferiore a destra: "Augusto...? [scritta illeggibile]".

Sul verso del foglio, dopo la rimozione del supporto, è emerso nel recente restauro uno schizzo a carboncino, rappresentante una figura femminile.