La barca della vita

Domenico Morelli
Bozzetto per La barca della vita 1857-1859
La tela è la maggiore per dimensioni delle tre redazioni preparatorie conosciute del dipinto intitolato La barca della vita. Il grande bozzetto di Novara è una testimonianza preziosa di quelle ricerche che fecero di Morelli il capofila di coloro che nella penisola intendevano rinnovare il soggetto storico attraverso una pittura che accogliesse le istanze del vero e che si serviva di stesure piatte e di un cromatismo squillante nella costruzione delle forme e del partito chiaroscurale. In questo bozzetto l'artista aveva offerto una raffigurazione allegorica della situazione italiana degli anni 50 dell’800 superando di fatto la suggestione dantesca iniziale del soggetto. Sullo sfondo di un paesaggio naturalisticamente dipinto ma simbolo della storia italiana, sfila una barca che ospita accanto a Dante, un vecchio re ubriaco e, addormentato al timone, uno stupido, un avaro che conta i quattrini, una figura grassa e opulenta, allegoria della ricchezza che si appoggia sopra un'altra magra e sofferente, la povertà, una femmina dall’aspetto lascivo, due giovani abbracciati e, a prua, una figura vestita di bianco che simboleggia lo storico.