Testa di bimbo dormiente

Si forma a Firenze a contatto con Soffici, Costetti e De Carolis, nell'ambito dell'Accademia e delle riviste "Leonardo" e "Hermes". Vinto il Pensionato Artistico, si trasferisce nel 1910 a Roma, dove frequenta Carena e dal 1911 Emilio Cecchi, allora collaboratore della "Tribuna". Partecipa alla Secessione romana (1913, 1915, 1916-1917) ed espone alla collettiva della Casina Valadier del 1918. Legato all'ambiente de "La Ronda", è vicino anche al gruppo di "Valori Plastici", con cui esporrà alla Primaverile fiorentina del 1922, presentato da Savinio. Nel 1924, un anno prima della morte, la sua fortuna è consacrata dalla personale alla Biennale di Venezia ("La signora Spadini in giardino", "Ritratto del pittore e della moglie") e dall'uscita della monografia che gli viene dedicata, dopo quella curata da Ojetti nel 1920, da Oppo, Baldini e Cecchi con prefazione di Soffici. D.A.

Iscrizioni sul verso: sulla cornice, in basso al centro e a sinistra, timbro: "Tagliabue Angelo/cornici - Milano/C.so Buenos Aires 59"; a destra in basso, ad inchiostro: "Armando Spadini"; altre scritte a matita indecifrabili.