Balme

A Firenze, dove la famiglia si era trasferita, frequenta lo studio di Vittorio Corcos. Prosegue gli studi a Napoli con Gaetano Esposito (1898) e a Parigi con Fernand Cormon (1899). Affascinato dalle opere di Segantini, nel 1900 soggiorna a Maloja e partecipa con quadri di ispirazione segantiniana alla collettiva del 1902-1903 alla Galleria Grubicy. A Torino frequenta Giacomo Grosso, che lo avvicina alla ritrattistica. Intanto durante i soggiorni a La Thuile (Valle d'Aosta), continua a riprendere paesaggi montani ("La prima neve", 1907, Roma, Galleria Nazionale d'Arte Moderna). Espone regolarmente a Torino e, dal 1905, alle Biennali di Venezia, dove nel 1912 ottiene una personale. Dopo il 1914 abbandona il Divisionismo proponendo i suoi paesaggi nei termini di un realismo semplificato. Docente della cattedra di pittura alla Accademia Albertina di Torino dal 1935 al 1951. A.C.

A sinistra in alto, manoscritto: "C. Maggi.".