Venezia (S. Pietro)

Segue a Brera i corsi di Tallone, Butti e Boito, diplomandosi nel 1908 alla Scuola Superiore di Scultura. Espone alla Permanente: nel 1911 "Il violoncellista cieco" e nel 1912 "Ritratto del padre" (Milano, Pinacoteca Ambrosiana). Grubicy e Gola si interessano di lui (il secondo lo invita a lavorare nella villa di Olgiate). Nel 1919 trascorre un periodo a Parigi nello studio di Bucci, dove conosce Modigliani e Picasso. Membro onorario a Brera, ottiene vari riconoscimenti a Milano: nel 1921 il Premio Mylius con "Tè all'aperto" (Accademia di Brera); nel 1922 il Premio Principe Umberto; nel 1927 il Premio Fornara con "Ritratto della madre" e "Natura morta", acquistate per la Galleria d'Arte Moderna. All'Universale di Parigi del 1937 è premiato con medaglia d'oro; nel 1940 riceve il secondo premio al Premio Bergamo. Nel 1941 la Permanente gli dedica una grande antologica e nel 1942 ottiene una sala personale alla Biennale. D.A.

In basso a sinistra: "Frisia. D./ 30". Iscrizioni sul verso: su un cartellino fissato alla cornice, ad inchiostro: "Venezia - S. Pietro. Frisia Donato di/Merate - prezzo £".