Piccola trecciaiola

Studia scultura col padre Pietro Leopoldo. Nel 1881 conosce a Londra, dove espone dei tocchi in penna, Telemaco Signorini, che diventa suo maestro. Nel 1889 espone all'Esposizione Universale di Parigi "Il gioco delle bocce" (Firenze, Galleria d'Arte Moderna di Palazzo Pitti). Viene premiato al Concorso Baruzzi di Bologna per "Vita campagnola". Con gli anni si allontana dallo stile di Signorini e la sua pittura si arricchisce di accensioni cromatiche e luministiche. Insegna alla Scuola d'Arte di Santa Croce. Amico di Plinio Nomellini, che lo ritrae, presenta una sua mostra a Firenze nel 1919; insieme ordinano la retrospettiva di Mario Puccini alla Biennale di Venezia del 1922. Nello stesso anno a Firenze espone con i suoi allievi e alla Primaverile. Nel 1924 ha una personale a Bottega d'Arte di Livorno. Nel 1927 espone a Bergamo e a Milano, alla Galleria "L'Esame". E' qui che probabilmente Giannoni compra le opere per la sua raccolta. Nel 1931 il Vinzio presenta una sua mostra alla Galleria Pesaro di Milano. S.B.