Il padre Mario è insegnante presso l'Accademia di Belle Arti di Modena. Egli studia invece all'Accademia fiorentina, dove entra in contatto con Giovanni Fattori, e poi all'Istituto di Belle Arti di Lucca. L'incontro con Nomellini lo avvicina alla tecnica divisionista, mentre il trasferimento a Roma del 1899 lo mette in relazione con le poetiche simboliste della cerchia di Nino Costa. L'adesione alla tecnica divisionista caratterizza le sue opere del primo decennio del nuovo secolo, mentre i dipinti successivi al 1910, anno del definitivo trasferimento a Bonassola, esprimono una piú diretta propensione verso il simbolismo. Il paesaggio ligure, spesso colto nell'ora notturna, rimane al centro dei suoi interessi anche nel periodo successivo, caratterizzato da meno controllate stesure cromatiche. Tra il 1924 e il 1926 risiede ad Assisi, dedicando la sua attenzione alla tematica dell'arte sacra. A partire dagli anni Venti tiene numerose mostre personali, tra cui particolarmente significative quelle alla Galleria Pesaro di Milano del 1922 e del 1926. M.T.R.
Milano Galleria Pesaro Mostra individuale del pittore Antonio Discovolo dicembre 1926.
A destra in basso, manoscritto: "A. Discovolo 1933.XII".
Iscrizioni sul verso: sul supporto, a pennello: "A. DISCOVOLO".