Dal 1868 è allievo di Domenico Morelli all'Accademia napoletana. Frequenta Filippo Palizzi e l'ambiente de "La Repubblica di Portici". Dal 1871 al 1875 espone ai Salon parigini. E' decisivo l'incontro con Mariano Fortuny per il suo rinnovamento pittorico; da allora usa quasi solo il pastello. I suoi soggetti sono legati all'Abruzzo rurale. E' amico dello scultore Costantino Barbella e di D'Annunzio; nel 1895 dipinge "La figlia di Iorio". Nel 1899 espone alla Biennale di Venezia ben duecento opere, confermando la sua fama. Nel 1900 invia all'Esposizione Universale di Parigi le due grandi tele: "Le serpi" e "Gli storpi" (Villafranca al Mare, Palazzo Comunale). Si dedica alla fotografia. S.B.