Studia privatamente disegno e pittura durante la giovinezza, frequentando poi la facoltà di giurisprudenza e dedicandosi per un ventennio all'attività imprenditoriale. Non avendo mai abbandonato l'interesse per l'arte, nel 1930 esordisce alla Promotrice di Belle Arti di Torino, dedicandosi da quel momento interamente alla pittura. Espone in numerose personali in diverse città italiane; affronta di preferenza il genere della natura morta, senza trascurare quelli della figura e del paesaggio, e si mostra impegnato nell'aggiornare il suo linguaggio in assonanza con le tendenze della pittura italiana degli anni Trenta. Negli ultimi anni ritrae dal vero le colline dell'Appennino livornese. M.T.R.
A destra in alto, manoscritto: "Dino Uberti 1933".
Galleria Giannoni
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