Sul Ticino, di sera

Si iscrive all'Accademia di Brera, dove si diploma con Mentessi. Incontra un forte successo nel decennio precedente la guerra: all'Internazionale di Milano (1906) con "Nasce la luna", alla Mondiale di Bruxelles (1910) con "Ippocastani" e alla Biennale di Venezia (1912) con il trittico "La parabola del giorno", a Brera (1914) con il trittico "Autunno in Lombardia". Membro onorario a Brera, nel 1912 ottiene un'intera sala alla Rassegna Nazionale di Rimini e la grande medaglia del Ministero della Pubblica Istruzione. Dal 1914 al 1922 è commissario artistico del Comune di Milano. Nel 1926 succede a Pica come critico di Roma e del "Mezzogiorno". Nel 1931 è chiamato a istituire a Montevideo un'Accademia parastatale di pittura. Tornato in Italia, continua la sua attività pittorica ed acquafortistica e quella di critico dirigendo a Milano il "Giornale dell'Arte". D.A.

In basso a destra, in stampatello maiuscolo: "Viviani". Iscrizioni sul verso: sul telaio, in alto a sinistra, etichetta manoscritta: "94".