Spettri di effimera grandezza (Castelli di Cannero)

Compie gli studi all'Accademia Albertina di Torino, allievo di Giacomo Grosso. Esordisce all'esposizione della Promotrice torinese nel 1909. La sua presenza alle mostre della Società Promotrice è costante sino alla fine degli anni Venti, con opere che indicano la sua predilezione per il paesaggio lacustre con toni melanconici e per il ritratto eseguito a pastello. Come ritrattista è assai richiesto presso l'aristocrazia di corte e nell'ambiente militare piemontese d'alto rango. Dopo aver organizzato una mostra personale a Ghiffa (Novara) nel 1927 e a Torino nel 1928, continua a svolgere in modo appartato la sua attività artistica, senza piú partecipare a pubbliche esposizioni. A.C.

A destra in basso, manoscritto: Vitt. Piano". Iscrizioni sul verso: sul telaio, a sinistra in alto, manoscritto: "SM. 4215".