La corte d'amore

1918-1921 ca

Acquerelli, Disegni, Pastelli, Tecniche Miste

Non in esposizione
Numero di inventario GG 716

Descrizione

L'acquerello presenta molte affinità con uno raffigurante "La fontana d'amore", eseguito dal Meacci nel 1921 su commissione del dottor Antonio Pisaneschi di Siena (riprodotto in "Siena tra Purismo e Liberty", catalogo della mostra, Siena, Magazzini del Sale, Milano-Roma 1988, p. 191). Era questi un estimatore dell'arte del Meacci e assai spesso suo committente, come testimonia un carteggio conservato dagli eredi del dottore (cfr. G. Mazzoni, "Ricciardo Meacci", in "Siena tra Purismo e Liberty", 1988, p. 191). Si può ipotizzare che l'acquerello della Galleria Giannoni, che concorda oltre che per il contenuto anche per le misure con quello un tempo appartenuto al collezionista senese, potesse far parte di un ciclo allegorico dell'amore. Oltre che da Burne Jones, come di consueto, Meacci sembra in questo caso influenzato anche da un altro artista preraffaellita, lo scultore Alfred Gilbert. La magrezza nervosa del "Cupido" in equilibrio sul torsolo della fontana riecheggia infatti quella del "Perseus Arming" (Londra, the Fine Arts Society) o dell'assai più noto "Eros" per lo "Shaftesbury Memorial" in Piccadilly Circus a Londra. S.B.

Dettagli opera

Titolo
La corte d'amore
Autore
Ricciardo Meacci (Dolciano (Chiusi) 1856 - 1929 Firenze)
Data
1918-1921 ca
Tecnica
acquarello
Supporto
cartone bianco a superficie leggermente marcata
Dimensioni
700 x 360
Classificazione
Acquerelli, Disegni, Pastelli, Tecniche Miste
Provenienza
Donazione Giannoni, 1930
Numero di inventario
GG 716

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