Donna rossa

1943

Pittura

In esposizione, Sezione 9 - Il Novecento dal ritorno all'ordine a una nuova rappresentazione della realtà,
Numero di inventario MC 121

Descrizione

Giunto nelle Civiche Raccolte di Novara nel 1970, tramite la donazione dell’avvocato Giovanni Stoppani (Fara Novarese, 1898 - Novara, 1962), il dipinto, intitolato Donna rossa, affonda le proprie radici nel tema programmatico degli Uomini rossi, che Aligi Sassu inizia ad affrontare a cavallo degli anni Venti e Trenta, dopo le prime e fondamentali ricerche portate avanti nel linguaggio del Futurismo e in contrasto con l’estetica di Novecento. In un interno, che può riconoscersi in uno di quei caffè che costituirono un filone tematico nella pittura di inclinazione realista di Sassu a partire dagli inizi degli anni Trenta, una donna dai capelli e dall’abito rosso siede a un tavolo, rosso anch’esso, spinto in primo piano dalla prospettiva rovesciata. Come suggerisce Donna rossa i caffè, frequentati assiduamente da Sassu a Parigi e a Milano, non costituiscono un pretesto per riprodurre pedissequamente una scena di vita urbana contemporanea, ma sono il tramite per attuare un processo di reinterpretazione e ricostruzione del dato fenomenico attraverso l’uso personale del colore, come ricorda lo stesso artista nella sua autobiografia: «E si trattava, piuttosto che ripetere il naturalismo dei grandi contemporanei francesi, di ricreare in pittura il caffè, di restituire alla tela un sogno incendiato di colori […]. Per il pittore ne è la realtà variegata dell’anima, della gente che non ha storia, ma di una storia millenaria che si ripresenta ad ognuno di noi, che il pittore legge ogni volta e trascrive in una variegata miscela di colori e di anime che volgono stanti in attesa del nulla». Clara – nome che si legge al verso di Donna rossa – con lo sguardo immerso in una riflessione silenziosa viene isolata, nella sua solitudine, dalla folla degli animati e vivaci caffè. La figura della prostituta viene affrontata da Sassu dalla fine degli anni Trenta in una serie di opere che rimandano nel titolo al racconto Maison Tellier di Guy de Maupassant, testo in cui appare chiaramente l’adesione di Sassu a quelle «chiavi di lettura improntate a una riflessione partecipata a una condizione umana fatta anche di emarginazione e sofferenza».

Dettagli opera

Titolo
Donna rossa
Autore
Aligi Sassu (Milano 1912 - 2000 Pollença (Spagna))
Data
1943
Tecnica
olio su tela
Dimensioni
69 x 60
Classificazione
Pittura
Provenienza
Donazione Stoppani, 1970
Numero di inventario
MC 121