Veduta del Monviso
1846
Pittura
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Descrizione
Il dipinto proviene dalla Raccolta dell’avvocato Ettore Bossi (Galliate, 1876 - Novara, 1951), un’importante collezione novarese di pittura dell’Ottocento formatasi negli stessi decenni in cui anche Alfredo Giannoni andava costituendo la sua galleria e a quest’ultima profondamente legata per preferenze e gusti. Soltanto una piccola parte della Raccolta giunse ai Musei Civici, grazie alla vedova Bossi, Maria Camusso, che nel 1957 donò alla Città di Novara un gruppo di dipinti e mobili d’epoca da destinare a una sala dedicata al marito in Palazzo Faraggiana. La Veduta del Monviso è certamente uno dei capi d’opera della collezione, sia per l’importanza del dipinto, che va identificato con la tela di analogo soggetto presentata da Canella all’Esposizione della Società Promotrice delle Belle Arti di Torino del 1846, sia perché esso rappresenta una rara testimonianza della produzione tarda dell’artista, che morirà improvvisamente nel 1847 a Firenze, all’apice della fama. La tela della Giannoni appartiene a una stagione di rinnovamento, come mostra la scelta di un paesaggio desolato della campagna piemontese che si distende nuda e brulla sotto un cielo nuvoloso, punteggiata soltanto dalle esili figure di due viandanti, mentre sullo sfondo, tinto dei colori del tramonto, si intravede il profilo delle montagne.
Dettagli opera
- Titolo
- Veduta del Monviso
- Autore
- Giuseppe Canella (Verona 1788 - 1847 Firenze)
- Data
- 1846
- Tecnica
- olio su tela
- Dimensioni
- 45,5 x 59,5
- Classificazione
- Pittura
- Provenienza
- Donazione Maria Camusso Bossi, 1960
- Numero di inventario
- MC 2679
Galleria Giannoni
Sezione 3 - La natura in posa e il paesaggio en plein air
Sala A
