Ricordo del Po a San Mauro Torinese

Studia alla Scuola comunale di Belle Arti di Reggio sotto la guida di Prospero Minghetti. Nel 1848 partecipa ai moti risorgimentali e l'anno successivo si rifugia in Svizzera, stabilendosi a Ginevra fino al 1865. In questi anni entra in contatto con gli svizzeri della scuola di Calame, con i francesi di Barbizon, con Ravier e con i paesaggisti piemontesi e si dedica non solo alla pittura, ma anche alla litografia e all'acquaforte. Dopo un soggiorno di un anno a Londra, nel 1868 rientra in Italia, dove è chiamato dapprima a dirigere l'Accademia di Belle Arti di Lucca e quindi a ricoprire la nuova cattedra di paesaggio presso l'Albertina di Torino. Anche a causa dell'ostilità di una parte dell'ambiente artistico torinese, nel 1876 accetta un incarico di insegnamento a Tokyo, dove rimane per due anni. Al ritorno riprende il suo posto all'Accademia Albertina, ma solo dopo la morte l'apprezzamento della critica nei suoi confronti diviene unanime. Nel 1905 un lascito del poeta Giovanni Camerana, amico fraterno del pittore, affida alla Galleria d'Arte Moderna di Torino un ricchissimo corpus di oli, incisioni e disegni del pittore emiliano. M.T.R.