Attendamento di zingari

Silvestro Lega
Attendamento di zingari sull'Affrico 1864
All'inizio degli anni Sessanta, Lega conosce Spirito Batelli e diventa suo ospite nella casa sulle rive dell’Affrico. Nei campi della campagna piagentina Lega inizia a dedicarsi con passione agli studi di paesaggio. Nei Bozzetti e negli studi condotti su tavoletta, emerge chiaramente la sua tua adesione alla pittura di macchia invece nei quadri destinati alle rassegne espositive prevalgono i tempi lunghi delle analisi delle forme e dei rapporti di colore, eredità della sua formazione purista con Luigi Mussini e Antonio Ciseri. In questo piccolo olio è raffigurato un campo di zingari lungo le sponde dell'Affrico sotto le apparenza di un’innocua veduta, l'artista cela l’allusiva rappresentazione di una modernità incalzante che minacciava anche l'oasi di pace che rappresentava per lui e per i suoi amici la campagna di piagentina. All'economia dei mezzi pittorici che si traduce nella scelta di un semplice supporto ligneo e in quella per stesure abbreviate e compendiarie entrambe funzionali alla rapidità di esecuzione, si affiancavano una disinvolta impaginazione della veduta e una sobria scala cromatica impostata su toni bassi dei bruni e dei verdi.