Il figlio che legge
Il figlio che legge
1930 ca
Acquerelli, Disegni, Pastelli, Tecniche Miste
Non in esposizione
Numero di inventario
GG 50
Dettagli opera
- Titolo
- Il figlio che legge
- Autore
- Pietro Gaudenzi (Genova 1880 - 1955 Anticoli Corrado (Roma))
- Data
- 1930 ca
- Tecnica
- matita
- Supporto
- carta velina color avorio
- Dimensioni
- 260 x 337
- Altre dimensioni
- 34x26,3
- Classificazione
- Acquerelli, Disegni, Pastelli, Tecniche Miste
- Provenienza
- Donazione Giannoni, 1935
- Numero di inventario
- GG 50
Studia all'Accademia Ligustica, seguendo i corsi di Cesare Viazzi; vincitore del pensionato artistico Duchessa di Galliera, nel 1903 si reca a Roma dove completa la propria formazione. Nel 1910 ottiene la medaglia d'oro del Ministero della Pubblica Istruzione con l'opera "I Priori", primo di una serie di riconoscimenti ufficiali cui corrisponde un buon favore di pubblico. Dedica grande attenzione alla tematica sacra, realizzando numerose composizioni di grande formato in cui l'esempio dei maestri del primo Rinascimento è reinterpretato in chiave semplificata e intimista. Dipinge anche nature morte di fiori, ritratti e nudi femminili. Nel 1916 vince il Premio Principe Umberto, nel 1931 tiene un'importante personale alla Galleria Pesaro di Milano e nel 1940 si aggiudica il premio Cremona. E stato titolare della cattedra di pittura all'Accademia di Napoli e direttore della Scuola di Mosaico in Vaticano. M.T.R.
Milano
Galleria Pesaro
Mostra personale del pittore Pietro Gaudenzi
gennaio - febbraio 1931.
Pittsburgh
Carnegie Institute
Twenty-seventh Annual International Exhibition of Paintings;
1928
Novara
Galleria d’Arte Moderna Paolo e Adele Giannoni
Immagini al femminile in Galleria Giannoni;
2014
Novara
Galleria Giannoni
Pietro Gaudenzi. Un ritrattista della borghesia
17gennaio - 6 aprile 2025
Arturo Ferrari pittore, a cura di G. CESURA, Milano 1980
In basso a dx, firma autografa."P. Gaudenzi". Sul verso del cartoncino di supporto, a pennarello nero "Sala 2 2/II/66" e al centro a biro blu "3".
Studio dal vero. Il foglio proviene da un blocco da disegno, vista la dentellatura lungo il margine superiore. (da una nota del restauratore)