Ritratto del pittore Vinzio

1930 ca

Acquerelli, Disegni, Pastelli, Tecniche Miste

Non in esposizione
Numero di inventario GG 783R

Descrizione

Il foglio raffigura un ritratto di Giulio Cesare Vinzio di profilo sinistro. Il segno sicuro del carboncino, che costruisce con pochi tratti essenziali e senza ripensamenti la fisionomia del pittore livornese, è strettamente affine a quello di un autoritratto di Graziosi conservato al Museo Civico di Modena, datato dalla Guandalini al 1930 circa (cfr. "La Gipsoteca di Giuseppe Graziosi", a cura di G. Guandalini, Modena 1984, ill. 77), e pertanto consideriamo i fogli coevi. Graziosi era legato d'amicizia a Cesare Vinzio fin dagli anni della giovinezza quando, a Firenze, frequentava insieme a lui Libero Andreotti, Enrico Sacchetti, Soffici e Oscar Ghiglia. Amici che Graziosi riprese a vedere dopo il 1927, una volta trasferitosi a Firenze come professore di scultura all'Accademia. E plausibile che il foglio sia pervenuto alla Galleria Giannoni proprio tramite Cesare Vinzio, il quale oltre ad essere artista stimato da Alfredo Giannoni fu occasionalmente un suo consigliere artistico. S.B.

Dettagli opera

Titolo
Ritratto del pittore Vinzio
Autore
Giuseppe Graziosi (Savignano sul Panaro (Modena) 1879 - 1942 Firenze)
Data
1930 ca
Tecnica
carboncino
Supporto
carta velina avorio leggermente ingiallita
Dimensioni
217 x 271
Classificazione
Acquerelli, Disegni, Pastelli, Tecniche Miste
Provenienza
Donazione Giannoni, 1935
Numero di inventario
GG 783R

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