Cavallo bardato

1903 ca

Stampa

Non in esposizione
Numero di inventario GG 29

Descrizione

Il tratto mosso e vibrante, inciso con mano sicura, coglie l'essenzialità delle forme e costruisce con abilità consumata i rapporti tonali, alternando, in un ritmo geometrico, i chiari agli scuri. Il cavallo sellato visto da tergo, si erge nel primissimo piano; un orecchio e parte del collo dell'animale si stagliano sull'unico brano di cielo sgombro all'orizzonte, creando un'immagine molto toccante, la cui situazione spaziale può essere intesa solo sul piano emotivo. Il soggetto, l'animale isolato in un luogo malinconico, è comune a molte delle incisioni di Fattori eseguite negli ultimi anni di vita. Per le affinità spirituali con il "Cavallo bianco" della Galleria d'Arte Moderna di Palazzo Pitti, datato 1903, si propone un tempo di esecuzione coevo a quello, o di poco posteriore. La lastra è conservata al Gabinetto dei Disegni e delle Stampe degli Uffizi, n. 71 M. Esemplari in tiratura coeva al nostro sono quelli del Gabinetto dei Disegni e delle Stampe degli Uffizi (Inv. 21511), della Galleria d'Arte Moderna di Palazzo Pitti (Inv. 339), del Museo Civico di Livorno (Inv. 74/225). L'acquaforte fu esposta alla Mostra Retrospettiva di Giovanni Fattori allestita a Bergamo nel 1933, e lì acquistata da Alfredo Giannoni. S.B.

Dettagli opera

Titolo
Cavallo bardato
Autore
Giovanni Fattori (Livorno 1825 - 1908 Firenze)
Data
1903 ca
Tecnica
acquaforte
Supporto
carta bianca (foglio smarginato)
Dimensioni
247 x 324
Altre dimensioni
172x106
Classificazione
Stampa
Provenienza
Donazione Giannoni, 1935. Già proprietà Giovanni Malesci dal 1908.
Numero di inventario
GG 29

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