Ritorno dal campo

1915-1916 ca

Acquerelli, Disegni, Pastelli, Tecniche Miste

Non in esposizione
Numero di inventario GG 272

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Descrizione

L'esuberante cromatismo dell'acquerello riecheggia quello di opere di intensa vitalità quali "Il Ditirambo" (I vol. Inv. 627). Alle figure che popolavano quella onirica scena di mitologia mediterranea, l'artista sostituisce un carro trainato da buoi bianchi, accompagnato da fanciulli danzanti, in un fantastico corteo. L'assunzione di elementi quotidiani, `terragni', al posto di quelli mitici, dipende con ogni probabilità dall'appagamento spirituale dell'artista negli anni trascorsi al Fosso dell'Abate, in Versilia, circondato dall'amicizia e dalla stima di Puccini, di D'Annunzio, della Deledda e di Enrico Pea, per ricordare solo alcuni degli intellettuali che allora frequentavano la casa del pittore. Nel tentativo di ristabilire un rapporto `classico' fra l'artista e la natura, Nomellini rinnova l'armonia figurativa dei suoi dipinti, infondendo un carattere mitico ai fatti semplici della vita quotidiana. Lo spirito dell'acquerello è affine a quello di "Primo compleanno" (Firenze, Galleria d'Arte Moderna di Palazzo Pitti), datato 1914, dove la rappresentazione della felicità domestica assume caratteri eroici, di ascendenza germanica, per la teatralità dei gesti della madre e dei bimbi, e per la grande vetrata che si apre sulle Apuane, abbaglianti nel sole. Lo stile più fluido e ormai lontano dalla scansione cromatica divisionista, suggerisce di datare il "Ritorno dal campo" a un'epoca immediatamente successiva a quella, in accordo con Bellonzi e Teresa Fiori. S.B.

Dettagli opera

Titolo
Ritorno dal campo
Autore
Plinio Nomellini (Livorno 1866 - 1943 Firenze)
Data
1915-1916 ca
Tecnica
acquarello
Supporto
cartoncino bianco a superficie molto marcata
Dimensioni
693 x 511
Altre dimensioni
481x621x5
Classificazione
Acquerelli, Disegni, Pastelli, Tecniche Miste
Provenienza
Donazione Giannoni, 1930
Numero di inventario
GG 272

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